tecnici e giuristi insieme: risorse-studi-approfondimenti strutturati e sistematici

Tecnojus-Centro Studi tecnico-giuridici affronta in chiave interdisciplinare le relazioni tra il sistema di regole, con relative interpretazioni giurisprudenziali, e le attività professionali (progettazione, direzione lavori, collaudo, consulenze tecniche, di parte o d'ufficio...), ovvero tra:

- leggi, regolamenti, norme, piani & Progetti;

- tecnologie, prodotti e materiali da costruzione & Progetti

SERVIZI TECNOJUS - l'area prossimamente sarà ad accesso riservato

Entra in RassegneNEWS
Entra in DocumentiNEWS
Entra in DocumentiNEWS
Entra in Dossier Tecnojus
Entra in Commenti Tecnojus
Entra in Massime Tecnojus
Enrta in Schemi Tecnojus
Entra in Quesiti Tecnojus

 

PRIMO PIANO TECNOJUS - pag. 2

Veneto: edificabilità (ampliamento fino a 800 mc) in zona agricola

Riflessioni dopo la nota regionale 25.3.10 prot. n. 169673

L'ampliamento degli edifici residenziali in zona agricola, fino ad un massimo di 800 mc compreso il volume esistente, ancora fa discutere gli addetti ai lavori in seguito alla nota della Direzione Affari Legislativi della regione, a firma della dirigente, secondo la quale la volontà del legislatore veneto non è quella data dalle sentenze TAR Veneto n. 1353/09 e Consiglio di Stato (a conferma) n. 798/10: gli ampliamenti fino a 800 mc sarebbero "liberalizzati" dai vincoli oggettivi e soggettivi propri delle zone agricole.

Un saggio giuridico reperibile in siti giuridici d'ambito regionale, oltre ad affrontare la questione delle norme transitorie poste dall'articolo 48 della l.r. 11/04, bene argomenta l'intera vicenda auspicando l'intervento del legislatore regionale (il quale dovrà dimostrare coerenza con le proprie scelte di principio).

 

Guide per la Professione

Consiglio Nazionale Architetti e PPC: protocolli prestazionali

Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori sembra aver preso consapevolezza del fatto che l'architettura (edilizia, per qualche altro) è un "prodotto" esigenziale e, soprattutto, prestazionale.

Giova ricordare che in questa direzione già troviamo due corpi normativi fondamentali: quello riferito all'efficienza energetica e le norme tecniche per le costruzioni (in quest'ultimo caso, come noto, l'abbandono dei criteri deterministici - tensioni ammissibili - a favore dei criteri probabilistici - stati limite - ha segnato proprio il passaggio alla progettazione delle prestazioni attese dell'edificio).

I protocolli prestazionali del Cnappc sembrano far entrare i nuovi criteri prestazionali nelle attività professionali che già vengono definiti come tali: prestazioni professionali. Del resto sono note le esperienze RIBA in questo senso (ved. le guide disponibili -in inglese- sul sito del Royal Institute).

I protocolli nazionali sono, per ora, da intendere come un vandemecum utile per tutte le professioni e non hanno alcun carattere cogente per i professionisti appartenenti alla categoria rappresentata. Dal sito awn si legge:

.... il CNAPPC ha intrapreso la pubblicazione di una serie di sussidi alla professione inseriti in una nuova collana editoriale dedicata alla professione che oggi si sostanzia con la presentazione dei Protocolli Prestazionali dedicati alla progettazione, direzione e collaudo delle opere di edilizia privata di nuova costruzione.

In futuro la collana si arricchirà di altri Protocolli Prestazionali dedicati ad altre attività professionali quali, ad esempio, Edilizia manutenzione/ristrutturazione, Edilizia vincolata/restauro, Beni artistici e monumentali/restauro,paesaggismo, altre.

Con la pubblicazione di questo manuale il Consiglio Nazionale intende dare il proprio contributo alla definizione di quelli che, per prassi, costume, scienza e disciplina corrente, vengono definiti come standard di buona pratica nell'espletamento di tali attività.

La pubblicazione è costituita dai tre distinti volumi di seguito elencati che costituiscono un corpus di sussidi operativi e atti contrattuali di grande aiuto ai professionisti, in particolare ai più giovani.

fonte: sito CNAPPC

 

 
volume 1  -  Protocolli Prestazionali, Edilizia privata di nuova costruzione
  volume 2  -  Schede: Edilizia privata di nuova costruzione;
  volume 3 -  Sussidi: Edilizia privata di nuova costruzione

Guide per la Sicurezza

ITACA: guida operativa per la sicurezza degli impianti

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 27 gennaio scorso ha licenziato la "Guida Operativa per la Sicurezza degli Impianti - Impianti Elettrici, predisposta dal Gruppo di Lavoro "Sicurezza Appalti" presso ITACA.

Il manuale rappresenta un valido strumento dedicato agli impianti elettrici, sviluppato per le stazioni appaltanti e rivolto anche a tutti i soggetti interessati (progettisti, imprese e cittadini) per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e negli ambienti di vita sui possibili pericoli derivanti dall'utilizzo di detti impianti, con riferimento al DM 37/2008.

Il GdL Itaca ha in programma il completamento del tema attraverso lo sviluppo di guide dedicate ad ambienti a maggior rischio (locali ad uso medico, ambienti a rischio incendi, ecc.).

 

  Cap. 1 - norme generali
  Cap. 2 - cantieri
  Cap. 3 - Locali contenenti bagni e docce

Appalti pubblici - dal 27 aprile 2010 nuove regole

D.lgs. 53/2010 modifica ed integra il d.lgs. 163/2006

Nella GU n. 84 del 12 aprile u.s. è stato pubblicato il decreto legislativo n. 53 del 20 marzo 2010 avente ad oggetto "Attuazione della direttiva 2007/66/CE che modifica le direttive 89/665/CEE e 92/13/CEE per quanto riguarda il miglioramento dell'efficacia delle procedure di ricorso in materia d'aggiudicazione degli appalti".

Con tale provvedimento sono stati modificati gli articoli 11, 79, 240, 241, 243, 245 e 246 del codice dei contratti pubblici, anche con inserimento di nuovi commi, inserito l'articolo 251-bis.


Veneto - atti di indirizzo DGR 832 del 15-3-2010

Criteri per l'applicazione della procedura di SUAP

Nel Bur n. 33 del 20/04/2010 pubblicata la DGR in oggetto contente l'atto di indirizzo che definisce (cfr. allegato A) i criteri per l'applicazione della procedura dello sportello unico per le attività produttive.

Dalla relazione: "La legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, "Norme per il governo del territorio" ha dettato la nuova disciplina urbanistica, in sostituzione della precedente legge regionale n. 61/1985, nonché della LR n. 24/1985 ....

Nel corso degli anni trascorsi dall'entrata in vigore della legge regionale e degli atti di indirizzo sono stati approvati alcuni Piani di Assetto del Territorio che, tuttavia, non sempre hanno compiutamente disciplinato lo sportello unico per le attività produttive. Da tale carenza è quindi emersa la difficoltà di applicazione delle procedure di SUAP che rendono quindi necessario provvedere mediante l'atto di indirizzo e coordinamento di cui all'Allegato A, in attuazione a quanto previsto dall'articolo 46, comma 2, lett. c), della citata legge regionale n. 11 del 2004. Ciò al fine di agevolare gli adempimenti a carico delle Amministrazioni comunali interessate alla elaborazione dei criteri per l'applicazione della procedura dello sportello unico e rendere omogenea l'applicazione della innovata disciplina urbanistica."

Commento: Consiglio di Stato - sentenza 23-3-2010

Principi dei rapporti tra Legge Regionale e D.G.R.V

La sentenza rileva per il fatto di essere ben scritta e argomentata in una materia specifica relativa ad un caso veneto (che potremmo titolare: "Legge Regionale 61/85: il Consiglio di Stato non ammette scorciatoie") ma che tocca i principi dei rapporti tra Legge Regionale e D.G.R.V.; spesso ci si imbatte, infatti, in norme di leggi “in bianco”.

commento a cura dell'avv. Pierfrancesco Zen

Leggi regionali per la sicurezza (lavori in quota)

Anche la Liguria approva una propria legge regionale

Dopo la Toscana (L.R. 1/2005 e regolamento DPGR 62/R-2005), la Provincia di Trento (L.P. 22/91 integrata con L.P. 3/07 e regolamento attuativo 15.2.08), il Veneto (L.R. 61/85 integrata con L.R. 4/08 e regolamento attuativo DGR 2774/09), anche la Liguria approva una propria legge riportante "Norme per la prevenzione delle cadute dall'alto nei cantieri edili". E' la legge 15-2-2010, n. 5.

In Lombardia, invece, le norme sono contenute nella proposta regionale di regolamento d'igiene che vari comuni hanno adottato in via autonoma od integrando il proprio regolamento edilizio.

Anche nel caso ligure responsabilizzati i progettisti ai quali è riservato il compito di garantire il rispetto della legge con "apposita attestazione".


Corte dei Conti

Rassegna di giurisprudenza 2009 - responsabilità erariali

Dal sito della Corte dei Conti, dal quale è possibile accedere alle sentenze, abbiamo ritenuto selezionare alcune sentenze significative in materia di responsabilità amministrativa (danno erariale) relativamente ai giudicati del 2009:


Sito Pausania del prof. Paolo Urbani

Vincoli conformativi e sostanzialmente espropriativi

Sul sito del noto giurista due decisioni del Giudice Amministrativo che ben rispecchiano la nebulosa concettuale che ancora incombe sulla qualificazione dei vincoli urbanistici

Il Tar Veneto accoglie il ricorso della parte attrice la quale lamenta che il vincolo apposto alla propria area è da qualificarsi come espropriativo e non come meramente conformativo.Il Tar Venezia muove dall’assunto, errato, che la delibera impugnata sia nella fattispecie  null’altro se non la reiterazione di un vincolo espropriativo, giacchè parrebbe limitare l’edificabilità di 0.15 mc/mq al solo 20% della proprietà imponendo l’inedificabilità assoluta del rimanente 80% con l’obbligo di cessione al comune. (dec. n. 775/2005)

Il Consiglio di Stato contrariamente al Tar Venezia, respinge il ricorso di parte attrice in primo grado sull’assunto che il comune, non solo non ha limitato l’edificabilità al 20% delle aree oggetto di intervento bensì la cessione dell’area al Comune (pari all’80% ) non incide minimamente sulle volumetrie realizzabili, le quali dovranno essere concentrate, come avviene normalmente nei comparti, su una porzione di area pari al 20%. Pertanto, riassumendo, la capacità edificatoria è espressa dalla totalità dell’area la quale tuttavia dovrà essere concentrata sul 20% dell’estensione e cessione al comune del rimanente 80%. (dec. n. 216/2010)

 


Veneto: legge finanziaria 2010 n. 11/2010

Legge omnibus: contiene modifiche alle leggi urbanistiche

La legge regionale del Veneto n. 11 del 16 febbraio 2010, rubricata "legge finanziaria regionale per l'esercizio 2010", contiene almeno 6 articoli interessanti l'urbanistica-edilizia.

  • art. 6: Disposizioni in ordine al trasferimento alle Province delle competenze in materia urbanistica e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio”.
    • tra le modifiche accorciato a 2 anni, anzichè 10, il tempo entro il quale possono essere annullati i provvedimenti comunali che autorizzano interventi non conformi a prescrizioni degli strumenti urbanistici o dei regolamenti edilizi, o comunque in contrasto con la normativa urbanistico-edilizia vigente al momento della loro adozione.
  • art. 14: Interventi di miglioramento della qualità urbana e del decoro degli edifici prospicienti spazi ed aree pubbliche.
  • art. 20: Modifiche alla legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio.
    • inserito art. 18-bis – Interventi in diretta attuazione degli strumenti urbanistici generali.
      • Sono sempre ammessi in diretta attuazione degli strumenti urbanistici generali, anche in assenza dei piani attuativi dagli stessi richiesti, gli interventi sul patrimonio edilizio esistente di cui alle lettere a), b), c) e d) [ndr ristrutturazione edilizia - definizione peraltro rivisitata dall'art. 10 l.r. 14/09], dell’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” e quelli di completamento su parti del territorio già dotate delle principali opere di urbanizzazione primaria e secondaria
    • inserito comma 7-sexies all'articolo 48:
      • Fino al primo PAT e PI sono sempre ammessi gli interventi di cui all’articolo 18 bis.
  • art. 35: Disposizioni relative al piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Regione, province e comuni [articolo su Lexambiente in seguito intervento della Corte Costituzionale n. 340 del 16 dicembre 2009].
    • Il piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare del comune ... qualora determini una nuova destinazione urbanistica dei beni ivi inseriti e sia approvato dal consiglio comunale, costituisce adozione di variante allo strumento urbanistico generale; la variante è approvata con le procedure di cui all’articolo 18, commi 3, 4, 5 e 6 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio” e, nel caso in cui comporti una modifica al PAT, con le procedure di cui all’articolo 14, commi da 2 a 8 della medesima legge regionale 23 aprile 2004, n. 11.
    • Per i comuni che non sono dotati di PAT, in deroga al comma 1, dell’articolo 48, della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 , le varianti allo strumento urbanistico generale di cui al comma 1, sono approvate dal comune con la procedura di cui ai commi da 4 a 8 dell’articolo 50 della legge regionale 27 giugno 1985, n. 61 “Norme per l’assetto e l’uso del territorio” ovvero con la procedura di cui ai commi da 9 a 14 del medesimo articolo 50 nel caso di varianti relative ai terreni classificati come agricoli dallo strumento urbanistico generale vigente o che comportino variazioni volumetriche superiori al 10 per cento dei volumi previsti dal medesimo strumento urbanistico vigente.
  • art. 36: Modifica dell’articolo 3 della legge regionale 5 novembre 2004, n. 21 “Disposizioni in materia di condono edilizio” e disposizioni transitorie e finanziarie.
  • art. 67: Contributo per le attività degli “Sportelli energetici informativi” realizzati nel territorio.

 


Veneto: impianti solari termici e fotovoltaici

L.R. n. 10 del 22 gennaio 2010 - BUR n. 8/2010

Su invito trasmessoci via Facebook da una professionista architetto, cogliendo quanto suggerito, iniziamo segnalando che sul BUR n. 8 del 26/01/2010, risulta pubblicata la L.R. 22-01-2010, n. 10, avente ad oggetto "Disposizioni in materia di autorizzazioni e incentivi per la realizzazione di impianti solari termici e fotovoltaici sul territorio della Regione del Veneto".

L'articolo 1 (finalità) precisa che la legge "disciplina i procedimenti autorizzativi relativi agli impianti solari termici e fotovoltaici, nonché la concessione di incentivi per la realizzazione dei medesimi impianti, al fine di contribuire allo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e al raggiungimento dell’obiettivo nazionale di riduzione dell’emissione di gas a effetto serra".

La legge è entrata in vigore il 20 febbraio u.s. (data di entrata in vigore della legge 12/2010 BUR n. 15-1/2010 del 19-2-2010).


Incentivi per l'efficienza energetica - detrazione del 55%

DM 26 gennaio 2010 - aggiornati i requisiti tecnici

Con il decreto 26 gennaio 2010, pubblicato in G.U. n. 35 del 12 febbraio 2010, è stato aggiornato il precedente decreto 11 marzo 2008 relativamente ai requisiti tecnici per beneficiare della detrazione fiscale del 55%.

A breve un approfondimento Tecnojus. Nel frattempo suggeriamo il riepilogo disponibile sul sito dell'ANCE.


In zona agricola ampliamenti fino a 800 mc solo se funzionali

Il Consiglio di Stato conferma il TAR Veneto n. 1353/09

Nell'aprile scorso la sentenza del TAR Veneto n. 1353/09 "sconfessava" la circolare regionale n. 2/2009 ricordando che la sistematica dell'articolo 44 della L.R. 11/2004 esosrdisce asserendo che "nella zona agricola sono ammessi, ..., esclusivamente interventi edilizi in funzione dell'attività agricola, siano essi destinati alla residenza che a strutture agricolo-produttive ..".

Il Consiglio di Stato con sentenza 12 febbraio 2010 n. 798 conferma quanto deciso dal TAR adito. Seguirà un approfondimento Tecnojus,

Grazie all'arch. Danilo Zampieri del comune di Campodarsego per la segnalazione.


Attestati di certificazione e di qualificazione energetica

Legislazione sempre più confusa - proposta evento

Il rendimento energetico degli edifici (o prestazione energetica o efficienza energetica), parametro fondamentale per "misurare" risparmi energetici e comfort conseguibili, tiene banco in ragione di una normativa tutt'altro che semplificata.

Come noto il testo unitario dapprima presente nella legge 10/91 e sul suo regolamento attuativo, il d.p.r. 412/93, validi per tutta Italia, è stato dapprima inserito, in parte, nel testo unico edilizia (d.p.r. n. 380/01), poi, in seguito alla direttiva europea 2002/91/CE, ha dato vita al d.lgs. 192/2005 (modificato/integrato più volte, la più siginificativa delle quali è, forse, quella contenuta nel d.lgs. 311/06) che ha abrogato esplicitamente degli articoli della legge 10/91 ma non anche i medesimi trasposti nel testo unico edilizia.

Tuttavia la normativa nazionale del d.lgs. 192/05 non è l'unica che regola la materia: infatti il recepimento della direttiva europea è ammesso a livello "locale", ossia regionale, tant'è che alcune regioni e province autonome sono intervenute con proprie disposizioni a riguardo.

L'entrata in vigore a tempo delle disposizioni relative alla certificazione energetica (art. 6), i ritardi di emanazione dei decreti attuativi (art. 4), la presenza di attestati di certificazione e di attestati di qualificazione, la previsione di linee guida nazionali non sono l'unica complicazione normativa: infatti ad un certo punto il legislatore è interventuo anche con disposizioni omnibus e/o temporanee (ovvero nelle more di emanazione di altri provvedimenti).

Risultato: crescita esponenziale della confusione sia sulla funzione degli attestati previsti, in parte sui loro contenuti, sull'intreccio dei relativi procedimenti e sui soggetti obbligati/abilitati o competenti (chi fa cosa, come e quando).

Oggi ci si ritrova dunque con una normativa nazionale suddivisa in varie disposizioni quali: legge 10/91, d.p.r. 412/93, d.p.r 380/01, d.lgs. 192/05 e s.m.i. (d.lgs. 311/06, legge 133/08), legge 244/07 (art. 1, co. 288 e art. 2, co. 282), d.lgs. 115/08, d.p.r. 59/09, DM 26.6.09 (linee guida nazionali).

Per le regioni nelle quali già esisteva ed esiste una propria normativa in materia forse la confusione aumenta in quanto le norme nazionali richiedono un loro "ravvicinamento" graduale alle disposizioni statali al fine di garantire "esercizi unitari" (ricordiamo che la direttiva ammette metodologie differenziate a livello regionale).

Su segnalazione di un tecnico comunale, Tecnojus, ha approfondito le tematiche e può renderle diponibili nelle forme consuete qualora vi siano soggetti istituzionali disponibili a patrocinare le iniziative. In questo caso è sufficiente segnalare al nostro indirizzo email (info@tecnojus.it) una disponibilità in tal senso.


Corte di Cassazione, III sez. Civile, sentenza 19-01-2010

La P.A. deve risarcire se non annulla in autotutela

Dalla sentenza in oggetto si ricava la seguente massima: la Pubblica Amministrazione che ometta di adottare tempestivamente un provvedimento di autotutela è tenuta, in forza dell'art. 2043 c.c., a risarcire il privato dei danni da questo subiti, consistenti nelle spese legali sostenute per ottenere l'annullamento dell'atto illegittimo.

Fonte: sito eius.it (dal link sottostante si accede alla sentenza per esteso sul sito eius.it)

Corte Costituzionale sentenza n. 21 del 28 gennaio 2010

Disciplina degli impianti: sicurezza di competenza statale

Con la sentenza in oggetto la Consulta ha stabilito che la disciplina per l'installazione degli impianti all'interno degli edifici non è materia di legislazione concorrente riconducibile al "governo del territorio" e alla "tutela della salute" (per cui spetta allo Stato legiferare i principi fondamentali e alle regioni le disposizioni di dettaglio).

Per i Giudici delle leggi l’obiettivo primario è quello di tutelare gli utilizzatori degli impianti medesimi, garantendo la loro incolumità, nonché l’integrità delle cose. In quest’ambito è coinvolta non solo la determinazione dei principi fondamentali, ma anche la regolamentazione tecnica di dettaglio, ossia quel complesso di prescrizioni concernenti la realizzazione dell’opera che in larga parte si sostanzia nei profili connessi alla sicurezza, e che comunque da essi non possono prescindere. Né va tralasciato il fatto che i requisiti per la sicurezza di impianti all’interno di edifici sono per lo più previsti da norme tecniche.

La disposizione impugnata – attenendo a profili di sicurezza delle costruzioni, collegati ad aspetti di pubblica incolumità – è riconducibile alla materia della sicurezza, ai sensi dell’art. 117, secondo comma, lettera h), Cost., la quale non si esaurisce nell’adozione di misure relative alla prevenzione e repressione dei reati, ma comprende la tutela dell’interesse generale alla incolumità delle persone, e quindi la salvaguardia di un bene che abbisogna di una regolamentazione uniforme su tutto il territorio nazionale.

La norma impugnata non trova posto invece nella materia del “governo del territorio”, nel cui ambito rientrano gli usi ammissibili del territorio e la localizzazione di impianti o attività (sentenze n. 307 del 2003, n. 336 e n. 383 del 2005, n. 237 del 2009), ma non la sicurezza delle costruzioni; e neppure nella materia della “tutela della salute”, per quanto questa abbia assunto, dopo la riforma del Titolo V della parte II della Costituzione, un significato più ampio rispetto alla precedente materia dell’assistenza sanitaria e ospedaliera, giacché il profilo della pubblica incolumità si differenzia concettualmente da quello della prevenzione sanitaria.

Spetta, quindi, allo Stato, contrariamente a quanto sostenuto dalla Regione ricorrente, adottare una disciplina applicativa dell’installazione degli impianti all’interno degli edifici anche attraverso un regolamento ministeriale.

La sentenza porta a riflettere sulla legittimità costituzionale delle leggi regionali sulla sicurezza delle coperture dopo la loro costruzione: visto che gli ambienti/luoghi di lavoro godono di specifica disciplina nazionale queste leggi regionali sono da ricondurre alla tutela della salute oppure alla tutela dell'incolumità delle persone che possono accedervi successivamete alla loro realizzazione?

Veneto: art. 79-bis L.R. 61/85

Prime riflessioni sulla disposizione normativa regionale

Anche il Veneto, dopo Toscana e Provincia di Trento, ha reso obbligatorio prevedere nei progetti allegati alle istanze dei titoli abilitativi edilizi ovvero delle dichiarazioni di inizio attività, idonee misure preventive e protettive per l'accesso, il transito e l'esecuzione dei lavori di manutenzione in quota in condizioni di sicurezza.

Come ogni normativa anche quella regionale in esame si presta a diverse interpretazioni: iniziamo da oggi la pubblicazione di alcuni commenti/riflessioni, richiedendo anche il contributo dei lettori (scrivete le vostre riflessioni e/o opinioni a info@tecnojus.it).

 

Autorizzazione paesaggistica - Commento Tecnojus

Quale procedimento ? Quale Amministrazione competente?

Il mancato inserimento nel dl 194/09 di una proroga del regime transitorio contemplato all'art. 159 del Codice (d.lgs. 42/2004), porta a ritenere, inevitabilmente, non solo la decadenza del regime transitorio medesimo bensì anche la decadenza ope legis delle deleghe (cfr. il comma 1 del predetto art. 159), salvo che le regioni non abbiano adempiuto a quanto prescritto dal medesimo articolo.

A prescindere dalla possibile proroga in sede di conversione, consegue che il regime ordinario dell'art. 146 è quello legittimante il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica: da un lato, dunque, un'amministrazione competente al rilascio, dall'altro la Soprintendenza che deve rilasciare l'obbligatorio parere, vincolante nel caso in cui non vi sia il piano paesaggistico ovvero le prescrizioni d'uso dei beni paesaggistici.

 

Regolamento (ce) N. 1177/2009 del 30-11-2009

Appalti pubblici: dal 1-1-2010 nuove soglie comunitarie

In Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea del 1 dicembre 2009, risulta pubblicato il Regolamento (CE) n.1177/2009 della Commissione delle Comunità Europee del 30 novembre 2009 col quale sono state modificate le direttive del Parlamento europeo e del Consiglio 2004/17/CE, 2004/18/CE e 2009/81/CE riguardo alle soglie di applicazione in materia di procedure di aggiudicazione degli appalti.

Il suddetto regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri dell'Unione Europea ed entrerà in vigore il 1° gennaio 2010.

Il regolamento ha modificato le soglie comunitarie in 193.000 euro per servizi e forniture e in 4.845.000 euro per lavori.


Legge 18 giugno 2009, n. 69

Procedimento amministrativo e responsabilità dirigenziale

La legge in parola, Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione,la competitività nonché in materia di processo civile, è entrata in vigore il 4 luglio u.s. apportanndo significative innovazioni in materia di procedimento amministrativo disciplinato dalla legge 241/90.

Tra le novità più significative:

Tecnojus sta predisponendo un dossier dedicato all'argomento che sarà accessibile nel nuovo sito del centro studi (in fase di ultimazione); si rende disponbile il testo coordinato della legge.


Notizie ... dalla rete

Sito web "EDILIO": Sicurezza cantieri, certificazione energetica

Riteniamo aggregare in WebTecnojus notizie di particolare pregio relativamente ad argomenti considerati dal Centro Studi.

Da Edilio (www.edilio.it):

Suprema Corte di Cassazione - seconda sezione civile 20995/09

Appalto: obbligazioni accessorie nelle responsabilità appaltatore

Dalla sentenza del 30 settembre u.s. emerge che l'appaltatore si assume a proprio rischio non solo l'obbligazione principale (realizzare l'opera a regola d'arte e conformemente al progetto e al contratto d'appalto) bensì anche ogni obbligazione accessoria quale quella di "adeguata custodia" che si determina con la consegna, al punto che risponde dei danni in caso di furto nel cantiere edilizio salvo che non "dimostri di avere adottato tutte le precauzioni che le circostanze suggerivano, senza che possa rilevare l’avvenuta cessazione del rapporto principale di appalto, atteso che l’obbligo di custodia è correlato alla detenzione dei beni affidati all’appaltatore e non all’attualità del rapporto di appalto, al quale esso sopravvive." - fonte: sito Cassazione

Circolare ministeriale 30/10/2009 - sicurezza cantieri

Solo CSE nei cantieri non complessi (art. 90, comma 11)

Tra i chiarimenti emerge che il CSE deve essere designato non prima dell'affidamento dei lavori bensì contestualmente all'incarico di progettazione al fine di poter svolgere i compiti di CSP, che sono propri di quella fase, compreso il coordinamento di cui alla lettera b-bis dell'art. 91.

Commento Tecnojus

Sicurezza cantieri: d.lgs. 81/08

Appalti pubblici: requisiti professionali per redigere PSS?

Il D.lgs 163/06 (art. 131) stabilisce l'obbligatorietà di un piano di sicurezza sostitutivo anche nei casi in cui non fosse prescritto il PSC (ossia per tutti i cantieri nei quali si prevede un'unica impresa). In questa evenienza non sussiste l'obbligo di designazione dei coordinatori bensì soltanto quello di redigere il PSS ...

Sicurezza cantieri: d.lgs. 81/08

Il responsabile dei lavori dopo il d.lgs. 106/09

Con il dl.lgs. 106/09, entrato in vigore il 20 agosto scorso, il legislatore ha novellato la definizione del responsabile dei lavori. Secondo una certa linea di pensiero, però, ...

Cassazione Penale e sicurezza del lavoro

Responsabilità committente per utilizzo operai improvvisati

Fonte: Studio Cataldi - articolo di Cristina Matricardi - avvocato civilista

La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. n. 36581/2009) ha stabilito che il proprietario dello stabile che ha commissionato i lavori non a una ditta specializzata ma a un operaio, ne è responsabile, se non ha adottato tutte le misure antinfortunistiche.

Regione Veneto - "normativa d'agosto"

Inquinamento luminoso - L.R. 7 agosto 2009 n. 17

Sul BUR n. 65 del 11-8-09, pubblicate le nuove norme per il contenimento dell'inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell'illuminazione per esterni e per la tutela dell'ambiente e dell'attività svolta dagli osservatori astronomici.

La legge è entrata in vigore il 26 agosto per cui sono efficaci i previsti obblighi di autorizzazione comunale e di progettazione illuminotecnica per impianti di illuminazione esterna sia pubblici che privati.

 

Accedi al Commento Tecnojus

Piani casa delle regioni - tutto tace oppure gran fermento?

Il 2010 sarà l'anno dei piani casa? Ci sono ancora cosa da fare?

Il 2009 è stato caratterizzato dalle legislazioni regionali chiamate (impropriamente) "piani casa", quali misure incentivanti l'avvio di attività edilizie in questo particolare momento storico.

Eccetto alcune ritardatarie, buona parte delle regioni sono intervenute con la loro legge dove, almeno in alcune di esse, i Comuni assumono (ed hanno assunto) un ruolo fondamentale.

Dopo la consueta "inflazione informativa" iniziale si ha sentore di una situazione "molto dormiente", eccetto notizie sparse quà e là aventi ad oggetto uno scambio di accuse: la più ricorrente imputa alle deliberazioni comunali l'imposizione di paletti disincentivanti, ancorchè finalizzati alla tutela del territorio.

L'eccesso di informazione e di iniziative, forse entrambe troppo spesso unidirezionali, possono aver creato della confusione o dei convincimenti errati, di quì l'esigenza, a nostro avviso, di riprendere l'argomento piani casa con delle "proposte congiunte" da porre sul "mercato".

La stessa babele informativa ha, forse, concentrato l'attenzione sui "contenuti" del piano casa (ampliare gli edifici esistenti di una certa quantità volumetrica, secondo talune modalità e via elencando) asserendo che tali "piani casa" sono misure di sostegno al settore delle costruzioni particolarmente interessato dalla crisi economico-finanziaria; poco o nulla sembra si sia detto sulle motivazioni e sui vantaggi a beneficio di chi esegue l'ampliamento in deroga.

Ciò ha generato diversi interrogativi, tra questi alcuni fanno riflettere: la quota ampliativa in deroga è così forte da catturare l'interesse al punto da vincere ogni resistenza? Vi sono dei "vantaggi" che possono diversamente motivare l'iniziativa edilizia nei promotori (cioè i committenti)?

La "contrazione" della domanda e, conseguentemente, dell'offerta, avrà le sue ragioni sia generali che specifiche ma, presumibilmente, prescindono da un fattore determinate: il bisogno di case/alloggi. In altri termini non sembra possibile che la domanda di case sia drasticamente diminuita se sussistono bisogni pregressi, correnti e futuri.

Non sembra poter ricondurre la limitazione della domanda alla sola "attesa di tempi migliori": la crisi generale ha sicuramente diminuito sensibilmente le disponibilità finanziarie ma forse si è anche sommato una "trasformazione radicale" della domanda stessa (edilizia di qualità).

Il compito degli addetti ai lavori (professionisti, imprese e banche da una parte, Pubbliche Amministrazioni dall'altra), a nostro avviso, deve riguardare la proposizione di un'offerta qualificata orientata al reddito e ai flussi finanziari.

A tal fine, per quanto concerne il Veneto, Tecnojus sta collaborando con alcuni organismi istituzionali per avviare un ciclo di tavole rotonde e seminari formativi. Si pensa di iniziare con eventi dove poter analizzare alcune domande, tra le quali le più ricorrenti sono:

  • può il Comune escludere l'applicazione degli ampliamenti in deroga alle prime case di abitazione che la regione ha riservato a sè?
  • risulta ammissibile un intervento di ampliamento in deroga su un edificio esistente da demolire e ricostruire? Come si devono qualificare i due interventi? E' ristrutturazione edilizia?
  • come incidono le Norme Tecniche per le Costruzioni, le misure preventive e protettive per i lavori in quota (art. 79-bis) e gli attestati di certificazione (ACE) e di qualificazione (AQE) sugli interventi in deroga e sugli edifici esistenti?
  • quali approcci ed attenzioni da parte dei professionisti a fronte delle dichiarazioni ed attestazioni richieste?

Di tali eventi in programmazione a breve nel veronese, daremo debita informazione.


BUON "PRINCIPIO" D'ANNO 2010 - le "sfide" della professione

Rinnovamento, rete, qualificazione

Il 2010 è annunciato come l'anno della "ripresa" economica, della "risalita": per alcuni si tratta di una risalita dopo qualche anno di apnea, per altri (ved. la presidente di Confindustria Marcegaglia) di riguadagnare i 10 anni di sviluppo persi.

Per opinione concorde, invece, la ripresa/risalita non potrà avvenire senza riforme strutturali in ogni campo, perchè il presente ed il futuro che si devono "riprendere/risalire" non saranno gli stessi: il cambiamento delle condizioni economico-sociali induce a parlare di "ricostruzione" o meglio ancora di "ridefinizione"......

 

Piani casa delle Regioni

Quale ruolo per i professionisti?

I c.d. "piani casa delle regioni" rappresentano delle opportunità da tradurre in attività che siano a beneficio di chi intraprende l'investimento e di tutti gli altri soggetti interessati (professionisti, imprese, banche, ...). Nel suddetto processo appare verosimile ipotizzare per i professionisti lo svolgimento di un un ruolo cardine non limitato alle prestazioni "tradizionali".

Regime delle distanze in edilizia

Quali sono le norme integrative del codice civile?

Soprattutto con riferimento al piano casa delle regioni, si ritiene utile segnalare un sito dove viene trattato l'argomento in oggetto con riferimenti giurisprudenziali. Tecnojus sta redigendo un dossier in merito al regime delle distanze in edilizia (entro fine novembre)

I "piani casa" delle Regioni e dei Comuni

Sull'opportunità di un piano comunicativo ai cittadini

Buona parte del successo delle iniziative normative e degli sforzi deliberativi da parte dei Comuni (anzi forse soprattutto da parte di questi) dipenderanno dal grado di conoscenza delle possibilità che vengono offerte con i piani casa. Per cui occorre pensare ...

in G.U. n 180 del 5-8-09 s.o. n. 142

Approvato il d.lgs. n. 106 correttivo del d.lgs. 81/08

Approvate definitivamente dal Consiglio dei Ministri le modifiche al d.lgs. 81/2008. Molte le modifiche rispetto alla versione approvata il 27 marzo u.s.- Ora il decreto passa alla firma del Presidente della Repubblica per poter essere promulgato e pubblicato in G.U. - A breve pubblicheremo un approfondimento in merito.

Legge comunitaria 7 luglio 2009, n. 88 - in vigore dal 29-8

Requisiti acustici edifici - sospesa temporanea della disciplina

Nella Gazzetta Ufficiale n. 161 del 14 luglio u.s., supplemento ordinario n. 110, pubblicata la legge comunitaria 7 luglio 2009, n. 88. Tra le misure la deliega al Governo per il riordino della disciplina in materia di inquinamento acustico. In attesa del riordino della materia, la legge prevede (ved. art. 11, comma 5) la disciplina relativa ai requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti di cui all'art. 3, co. 1, lett. e), della legge 447/95 (e dpcm 5.12.1997) non trova applicazione nei rapporti tra privati e, in particolare, nei rapporti tra costruttori-venditori e acquirenti di alloggi sorti successivamente alla data di entrata in vigore della legge. In altre parole sembra che sussista l'obbligo di rispettare le norme in sede di progettazione e costruzione, solo che la loro violazione non è più sanzionata.

Certificazione energetica degli edifici - d.m. 26-06-2009

Pubblicate le Linee Guida Nazionale - attestato di certificazione

In Gazzetta Ufficiale n. 158 del 10-7-2009 risulta pubblicato il decreto del ministero dello sviluppo economico del 26 giugno 2009 avente ad oggetto "Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici" . La loro entrata in vigore è prevista nel termine ordinario (art. 73, co. 2 Cost.), ovvero il 15 giorno successivo a quello di pubblicazione. Dal 25.7.09, pertanto, scatta il regime "transitorio" stabilito all'art. 11, comma 1-ter del d.lgs. 192/2005 come integrato dal d.lgs. 311/2006.

Certificazione energetica

D.lgs. 192/2005: pubblicato in G.U. il primo decreto attuativo

Nella Gazzetta Ufficiale n. 132 del 10 giugno 2009 è stato pubblicato il D.P.R. 3 aprile 2009 n. 59, il primo dei decreti attuativi del d.lgs. 192/05 sulla certificazione energetica, che definisce i criteri generali, le metodologie di calcolo e i requisiti minimi per la prestazione energetica degli edifici, degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva, per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari e, limitatamente al terziario, per l' illuminazione artificiale degli edifici di cui all'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del Dlgs n. 192/2005 e successive modifiche e integrazioni....

TAR Veneto e Circolare regionale su ampliamento fino a 800 mc

Contrasto interpretativo su art. 44 co. 5 della L.R. 11/04?

Nella rassegna di giurisprudenza della sezione edilizia di questo sito, si è data notizia, in seguito alla segnalazione di un tecnico del comune di Verona, della sentenza breve del TAR Veneto n. 1353 del 30-4-2009, con la quale è stato valutato il precetto ....

Consiglio di Stato, 24-4-2009 n. 2579

Valore dei pareri pro veritate nei giudizi amministrativi

Il Consiglio di Stato, sez. IV, affronta, incidentalmente, con la sentenza in oggetto la questione relativa al "valore giuridico" del parere pro veritate richiesto dalla al progettista del PRG in occasione di rilascio del titolo abilitativo edilizio poi impuganto dal confinante. ....

Cassazione Penale, 14-01-2009 n. 1246

Sicurezza cantieri - obblighi Coordinatore per la progettazione

Dalla sentenza della S.C. (fonte:www.porreca.it) si evince che il CSP è stato condannato in seguito ad infortunio occorso in un cantiere di opera pubblica, per "la sua negligenza ed imperizia nella redazione del piano di sicurezza e di coordinamento (PSC), nonché per errate scelte progettuali ed inadeguatezza del PSC medesimo in relazione alle effettive modalità di esecuzione delle opere in corso.
.

Consiglio di Stato, 7-5-2009 n. 2835

Sanatoria c.d. "giurisprudenziale"

Il Consiglio di Stato, sez. VI, ritorna su un tema sempre di costante attualità e che vede diviso sia la giurisprudenza che la dottrina. ovvero la possibilità di sanare un intervento abusivo che si ritrovi, al momento della richiesta, conforme alla disciplina edilizia. I più si chiedono la ratio della demolizione di un'opera per mera "sanzione" (punitiva), allorquando la medesima, all'indomani, può essere ricostruita identicamente. Tecnojus sta preparando un approfondimento in materia.

Sito Bosetti & Gatti

Piscine e regime pertinenziale - grautità o meno

Sul sito del noto sutido Bosetti & Gatti è possibile scaricare uno studio relativo alla questione piscine e al regime di riferimento in relazione alla loro qualificazione o meno di pertinenza, argomento di costante presenza anche per la grauità o meno dal contributo.

Il Sole 24 Ore online

Risparmio energetico: ecco come fare la detrazione del 55%

Sul sito del noto Quotidiano viene dedicata una pagina in argomento in seguito alla predisposizione, da parte dell'Agenzia delle Entrate, del modello che i contribuenti dovranno utilizzare per beneficiare della detrazione.

Agenzia delle Entrate

Nuova disciplina dell'IVA - si versa quando si incassa

L'Agenzia delle Entrate ha già predisposto una circolare (n. 20/E) in materia di esigibilità dell'IVA al momento dell'effettiva riscossione del corrispettivo, come stabilito dal decreto legge n. 185/2008 convertito in legge n. 2/2009.

Consiglio di Stato - Adunanza Plenaria 23-4-2009

Su scorporo volumi esistenti dal computo IF in zona C2

L'Adunanza Plenaria è interventuta sui seguenti quesiti: se una costruzione, la cui area di sedime coincide con il mappale su cui insiste (655), per essere stata censita nel 1858, possa essere considerata costruzione preesistente, la cui volumetria debba essere computata in quella assentibile secondo l’indice di densità fondiaria in vigore. ,,

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Sul c.d. "piano casa": il punto su iniziative ed intese

Il tragico evento sismico dell'Abruzzo non sembra essersi limitato a dar maggior impulso ad alcune iniziative governative, quali il piano casa (che deve integrarsi con i provvedimenti sulla ricostruzione), bensì anche l'apertura di una "grande stagione di riforma strutturale della complessa normativa in materia edilizia e urbanistica" e dei cambi di rotta :...

Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) incontro studio

I crimini ambientali: rifiuti, paesaggio e violazioni urbanistiche

Si è svolto a Roma nei giorni 25-27 marzo 2009 l'incontro di aggiornamento professionale per Magistrati organizzato dal CSM. Questo il programma generale dell'evento:...

Consiglio dei Ministri del 27-03-2009 RINVIATO AD AGOSTO

Approvato schema decreto correttivo/integrativo d.lgs. 81/08

La news proviene direttamente dal sito del Ministero del Lavoro, dal quale è possibile scaricare un comunicato. Sul web girano alcune versione del testo approvato, apparentemente simili. Tutte concordano che risulta modificata la definizione del responsabile dei lavori e che ...

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Sul c.d. "piano casa": il punto su iniziative ed intese

Il tragico evento sismico dell'Abruzzo non sembra essersi limitato a dar maggior impulso ad alcune iniziative governative, quali il piano casa (che deve integrarsi con i provvedimenti sulla ricostruzione), bensì anche l'apertura di una "grande stagione di riforma strutturale della complessa normativa in materia edilizia e urbanistica" e dei cambi di rotta :...

Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) incontro studio

I crimini ambientali: rifiuti, paesaggio e violazioni urbanistiche

Si è svolto a Roma nei giorni 25-27 marzo 2009 l'incontro di aggiornamento professionale per Magistrati organizzato dal CSM. Questo il programma generale dell'evento:...

Consiglio dei Ministri del 27-03-2009 RINVIATO AD AGOSTO

Approvato schema decreto correttivo/integrativo d.lgs. 81/08

La news proviene direttamente dal sito del Ministero del Lavoro, dal quale è possibile scaricare un comunicato. Sul web girano alcune versione del testo approvato, apparentemente simili. Tutte concordano che risulta modificata la definizione del responsabile dei lavori e che ...

I.S.P.E.S.L. convegno nazionale 12 marzo 2009 su d.lgs. 81/2008

Pubblicati gli atti del convegno nazionale sul sito dell'Istituto

La news ISPESL del 25 marzo informa che sono pubblicati gli atti relativi al convegno nazionale sul testo unico sicurezza svoltosi a Messina. Per quanto di interesse in questa sede si offre il download di un estratto relativo ai cantieri. Rileva che per i lavori privati il responsabile dei lavori è nomina facoltativa, non sussiste automatismo fino a chiarimenti in merito.

Consiglio di Stato, sez. IV, sentenza 24 marzo 2009

SUA illegittimi dopo caducazione dei vincoli "strutturali" di PRG

La previsione di assoggettamento a SUA di esclusiva iniziativa pubblica è vincolo strutturale e non conformativo, per cui dopo la caducazione quinquennale il Comune non può più approvare gli strumenti urbanistici attuativi e, tantomeno, i titoli abilitativi edilizia successivi ..

Corte Suprema di Cassazione - Sezioni Unite Civili

Compenso professionale per opera pubblica senza incarico

In assenza di un valido contratto d’opera, nella liquidazione della somma dovuta ex articolo 2041 del Cc, non possono essere assunte come parametro le parcelle del professionista ancorché vistate dall’Ordine, non trattandosi di corrispettivo di prestazioni effettuate ..

Corte Suprema di Cassazione

Relazione n. 16/2009: forme di tutela del contraente debole

Sul sito della Corte Suprema di Cassazione, sezione "Servizio novità", è possibile scaricare la relazione n. 16 del 9 febbraio 2009, curata dall'Ufficio del Massimario e del Ruolo, avente ad oggetto "forme di tutela del contraente debole". Si tratta di uno studio articolato ed esaustivo..

Corte dei Conti, sezione del Veneto

Responsabilità del Direttore dei Lavori - sentenza 13-2-2009

Palazzo dei Camerlenghi torna ad affrontare il tema delle responsabilità del direttore dei lavori, dopo la "storica" sentenza 12-5-2004 n. 530 (sul caso Gallio), affrontando il carattere dell'incarico e, quindi, le responsabilità conseguenti. In preparazione documentoNews. fonte: Corte dei Conti.

Giunta Regionale del Veneto

Via libera al disegno di legge per sostenere l'edilizia

La giunta veneta crede necessario promuovere misure per il sostegno del settore edilizio attraverso interventi finalizzati al miglioramento della qualità abitativa per preservare, mantenere, ricostruire e rivitalizzare il patrimonio edilizio esistente, oltre che per favorire l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile (promuovere le tecniche di bioedilizia)... fonte: Regione.

Riunione dei ministri di Ecofin

IVA ridotta al 10% per ristrutturazioni: diventa permanente

Il regime provvisorio per l'iva ridotta applicata alle ristrutturazioni edilizie scadeva nel 2010, ma dall'Ecofin arriva il nulla osta di trasformare da temporaneo a permanente tale regime ridotto. Fonte: RaiNews24

Ministero Infrastrutture - Circolare 2 febbraio 2009 n. 617

Istruzioni per applicazione nuove norme tecniche costruzioni

Sul supplemento ordinario n. 27 della Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26-2-2009 pubblicata la circolare esplicativa delle norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008, fermo restando la proroga del regime transitorio al 30 giugno 2010 (così testo definitivo d.l. n. 207/08)

Agenzia delle Entrate - Risoluzione 41/E del 17 febbraio 2009

Applicazione IVA ridotta al 10% per ristrutturazione urbanistica

La risoluzione dell'Agenzia delle Entrate affronta i casi di recupero edilizio subordinati all'applicazione dell'aliquota IVA ridotta (10%), ed in particolare per interventi di ristrutturazione urbanistica. La risoluzione esemplica tale categoria di interventi..

Cass. Sez. III Penale - sentenza 18 febbraio 2009

Differenza tra demolizione e ripristino dello stato dei luoghi

La sentenza della III sezione penale della Corte Suprema di Cassazione interviene a chiarire la differenza tra demolizione di un abuso e il ripristino dello stato dei luoghi, condizioni che poosono coesistere al fine della non punibilità (penali) delle violazioni .....

Consiglio di Stato - sentenza Sez. VI, 9 febbraio 2009

Natura giuridica della D.I.A. - dietrofront di Palazzo Spada

La sentenza della VI sezione ricapovolge una precedente della. IV sezione (25 novembre 2008, n. 5811), per dire che la d.i.a. è un atto di un soggetto privato e di liberalizzazione, cosìcchè non costituisce esplicazione di una potestà pubblicistica. .....

Consiglio di Stato - sentenza 15 gennaio 2009

Su obbligo del Comune di provvedere su segnalazione abusi

La sentenza affronta il tema dell'obbligatorietà o meno da parte della Pubblica Amministrazione, ovvero del Comune, di provvedere sull'istanza di segnalazione di abusi edilizi da parte del vicino che interviene sulla base di titoli abilitativi debitamente rilasciati ....

ULSS n. 6 Vicenza - sicurezza nei luoghi di lavoro

Quadro di raffronto tra d.lgs. 81/2008 e normativa previgente

Il Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, Dipartimento SPISAL dell'ULSS 6 Vicenza diretto dal dott. Piz, rende disponibile sul proprio sito un quadro di raffronto tra d.lgs. 81 e normativa previgenre (link esterno).

Parlamento - ddl 1305 conversione in legge dl 207/2008

Modifiche al d.lgs. 81/2008

Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni finanziarie urgenti. Molti gli emendamenti proposti alcuni dei quali riguardano il titolo IV ovvero i cantieri temporanei e mobili......

Cass. Civ. sez. II - 16 gennaio 2009 n. 1073

Distanze legali - norme integrative del c.c. - condizioni

In tema di distanze legali, sono da ritenere integrative delle norme del codice civile solo le disposizioni relative alla determinazione della distanza tra i fabbricati in rapporto all'altezza e che regolino con qualsiasi criterio o modalità la misura dello spazio che deve essere, ......

Parlamento - decreto legge 30-12-2008 n. 207

Autorizzazione paesaggistica: prorogati termini art. 159

Con il decreto legge 30 dicembre 2008 n. 207, pubblicato (GU n. 304 del 31-12-2008 ) avente ad oggetto "Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni finanziarie urgenti", il termine del 31.12.2008 previsto all'art. 159 del d.lgs. 42/2004 è prorogato al 30.06.2009.

TAR Veneto - sentenza 21-11-2008

Incarichi professionali: obbligo di evidenza pubblica

Il TAR Veneto con recente sentenza della prima sezione del 21-11-2008 annulla una deteterminazione dirigenziale per incarico diretto ad un professionista e/o al suo studio, in assenza delle procedure di evidenza pubblica previste dal codice degli appalti.

Parlamento - legge 22-12-2008 n. 201

Aumento costi materiali da costruzione

Conversione in legge del decreto-legge 23 ottobre 2008, n. 162
Interventi urgenti in materia di adeguamento dei prezzi di materiali da costruzione, di sostegno ai settori dell'autotrasporto, dell'agricoltura e della pesca professionale, nonché di finanziamento.

Tecnojus - sicurezza cantieri d.lgs. 81/2008

Responsabile dei lavori: figura obbligatoria o facoltativa?

In merito all'argomento Tecnojus anticipa alcune riflessioni su alcuni soggetti, quali il committente, l'esecutore e, soprattutto, il responsabile dei lavori. Quest'ultima è una figura controversa per la quale si attendono chiarimenti ufficiali

 

AVVERTENZA: il presente sito non è una testata giornalistica né altro prodotto editoriale professionale bensì il blog del Centro Studi. Si invita a leggere la policy e il disclaimer.